Verona Fedele, 18-10-2009: La storia
Partono missionari come sposi, cioè «mandati dalla nostra Chiesa di Verona alla Chiesa di Nacala», in Mozambico. Emiliano Composta e sua moglie Lucia, 31 anni entrambi, sposati dal 2007, sono con la valigia in mano, destinazione la missione di Namahaca, 70 villaggi sparsi in un’area grande come la provincia di Verona, loro città natale. Là lavorano già da qualche tempo due preti veronesi fidei donum che hanno raccolto l’eredità missionaria dei Comboniani in questo lembo di terra africana. Venerdì scorso, durante la veglia dell’invio nella Cattedrale della città scaligera, hanno ricevuto il crocifisso dal vescovo Giuseppe Zenti, che li accompagnerà nei villaggi di capanne di Namahaca.
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Cosa spinge due giovani coniugi “in carriera” (ingegnere lui, avvocato lei) a partire per un’esperienza di tre anni in Africa su mandato della diocesi di Verona come missionari fidei donum? Una maturità umana e professionale supportata da un cammino di fede sviluppato in famiglia, nelle rispettive parrocchie, nei centri diocesani di pastorale e nelle file dell’Azione Cattolica; un radicato senso di appartenenza alla Chiesa locale che ora diventa disponibilità al servizio nel lontano Mozambico, laddove già operano due sacerdoti veronesi: don Silvano Dal Dosso (dal 2006) e don Alessio Lucchini (che l’ha raggiunto l’anno scorso). 
Missione Namahaca 